DSLR non ti amo più


è vero…
Finora è stato anche divertente se vogliamo…
la 5d e il mondo delle DSLR in generale negli ultimi 3 anni ci hanno fatto scoprire un mondo e ci hanno creato un mondo di problematiche da affrontare e risolvere…
la creatività ne ha sicuramente giovato;
ci siamo divertiti a fare dello sfocato uno stile, a spappolare gli sfondi, a grandangolare i paesaggi, a costruire la camera a nostra immagine e somiglianza…
abbiamo assemblato spallacci, montato follow focus, cambiato e utilizzato ottiche e focali, monitor e braccetti, ci siamo scontrati con ottiche più o meno stabilizzate, abbiamo provato l’ebbrezza di registrare l’audio su dispositivi esterni, siamo diventati azionisti di tascam, zoom, sennheiser, beachteck, glydecam, samyang, anelli adattatori vari, mercatini dell’usato…
le ricerche su amazon e e-bay sono diventate la nostra terza attività…

Chi di noi, tra una giornata di shooting e una nottata di montaggio non ha perso almeno un paio d’ore ad assemblarsi la DSLR?

le discussioni sullo spallaccio, i sostenitori del monopiede e quelli del glydecam…
e poi il magic lantern e le discussioni Nikon VS Canon…
beh, sicuramente negli ultimi tempi, c’è stato un bel po’ di manuali da leggere e aggeggi più o meno convincenti da testare…

Le DSLR ci hanno fatto passare notti a guardare tutorial, ci hanno fatto incontrare persone, scoprire soluzioni nuove…
l’ergonomicità della telecamera che tanto avevamo amato, quello schermino rotante che ci aveva permesso di fare le inquadrature più estreme, il peso ridotto, la manovrabilita, l’affidabilitò, la manegevolezza, la semplicità nell’eseguire un movimento di macchina, la stabilità delle ottiche, i piani sequenza impossibili, le zoomate selvagge, i primi piani e i campi lunghi, abbiamo rinunciato a tutto questo per fare quelle inquadrature dallo sfocatocinematograficoammazzachefigataquestoragazziècinemaaltrochedocumentario; quelle inquadrature sul cavalletto immobile perchè “se fai la panoramica le curve si piegano”;
quelle sfocate da spallaccio che però “sono uno stile di ripresa”.
abbiamo girato corti, videoclip, spot, documentari.

ci siamo provocati contratture e lividi convinvendoci che lo spallaccio che abbiamo comprato fosse la soluzione perfetta…
per mesi abbiamo passato il tempo nei negozi Canon, abbiamo fatto amicizia con fotografi e fonici alla ricerca di nuove soluzioni.

E’ stato tutto bellissimo.
Molto bello.
Perfetto.

Oggi è venerdì.
sto finendo di montare uno spot che probabilmente posterò da queste parti prima o poi.

mentre cerco di stabilizzare un girato fatto con un 50mm non stabilizzato e mi accorgo che l’orario della cena è passato, inizio a scrivere questo post perchè volevo condividere un link.

è un articolo sul sito della Sony, che ho trovato mentre cercavo una telecamera Sony da corteggiare.
è arrivato quel momento in cui la vecchia Z1 ha iniziato a mancarmi…
quei documentari, quelle giornate passate insieme.

ieri ho anche visto le nuove Canon C300…
mentre le guardavo, notavo il potenziometro dell’audio messo dove era quello della Z1 ( scomodissimo )…
(Z5 e Z7 avevano migliorato leggermente la posizione…)

tengo aperto il sito della Sony…

è incredibile come ci siano così pochi posti e occasioni per poter toccare con mano una telecamera prima di comprarla…

e se occasioni e luoghi ci sono, beh, cercherò quantomeno di postare su queste pagine quelle che riesco a reperire.

ah, l’articolo che stavo leggendo parla di Alister Chapman..

se riesco a capire come, oltre a postarlo qui, lo metto anche nella sezione Filmaker Illustri…

ad maiora.
eNrico.